Fattura differita elettronica, come funziona
Fattura differita elettronica, ecco tutto quello che hai bisogno di sapere circa le regole, i termini e la documentazione necessaria per utilizzarla.

La fattura elettronica differita è così definita in quanto viene emessa in un tempo diverso rispetto a quando avviene l’effettiva transizione. Si tratta di una facilitazione per le imprese, poiché consente di riepilogare in un unico documento fiscale i pagamenti ricevuti nel mese solare da un cliente.
Date le sue caratteristiche, la fattura differita elettronica può essere utilizzata soltanto se si dispone della documentazione adeguata, dal quale evincere la data di pagamento per le prestazioni.
Cosa dice la norma
Secondo l’art. 21 comma 4, le fatture vanno emesse entro dodici giorni dall’avvenuta transazione commerciale, ai sensi dell’articolo 6 del D.P.R. 633/1972. In precedenza la fattura immediata andava emessa nello stesso giorno di effettuazione dell’operazione, mentre, a partire dal luglio 2019, il termine si è spostato fino al dodicesimo giorno successivo alla data della transazione.
Dal gennaio 2013, tuttavia, è possibile in alternativa emettere una fattura differita, anche per le prestazioni di servizi. La nuova formulazione dell’art. 21, comma 4, lett. a), D.P.R. 633/1972 ad opera della legge di Stabilità per il 2013, infatti, prevede che “per le cessioni di beni la cui consegna o spedizione risulta da documento di trasporto o da altro documento idoneo a identificare i soggetti tra i quali è effettuata l’operazione ed avente le caratteristiche determinate con decreto del Presidente della Repubblica 14 agosto 1996, n. 472, nonché per le prestazioni di servizi individuabili attraverso idonea documentazione, effettuate nello stesso mese solare nei confronti del medesimo soggetto, può essere emessa una sola fattura, recante il dettaglio delle operazioni, entro il giorno 15 del mese successivo a quello di effettuazione delle medesime”.
Quali documenti sono necessari
In precedenza, la fattura differita poteva essere utilizzata solo in caso di cessione di beni, la cui consegna fosse deducibile dal documento di trasporto.
Oggi, per utilizzare la fattura elettronica differita, occorre una specifica documentazione.
Nel dettaglio:
- Il contratto tra le parti;
- la nota che attesta la consegna dei lavori;
- la lettera d’incarico del servizio;
- una fattura proforma o un avviso di parcella;
- un documento in grado di attestare il pagamento ricevuto: ad esempio, un bonifico, lo scontrino parlante o il documento commerciale parlante.
Termini emissione/invio fattura elettronica differita
Come già affermato, la fattura differita può essere erogata entro il giorno 15 del mese successivo a quello dell’avvenuta operazione, deducibili dalla documentazione allegata. L’Agenzia delle Entrate precisa che si può parlare di fatturazione differita riepilogativa solo nel caso in cui il pagamento avviene dopo l’emissione della fattura.
Istruzioni di compilazione
Secondo quanto sancito dall’Agenzia delle Entrate, la data di effettuazione da indicare nel tracciato xml della fattura elettronica dovrà corrispondere a quella dell’avvenuta operazione, mentre la data di emissione sarà formalizzata dallo stesso Sistema di Interscambio, nel momento della ricezione. Nel campo relativo alla data di fatturazione, invece, verrà indicato il termine ricadente nel mese in cui è stata effettuata la cessione di beni o servizi, vale a dire il momento in cui è stato effettuato un pagamento, parziale o completo, del corrispettivo dovuto.
Per la fattura elettronica differita, l’Agenzia delle Entrate ha confermato l’utilizzo del codice TD24, solo con la presentazione della documentazione necessaria e previo pagamento effettuato.
Nel caso in cui si emetta fattura che attesta più prestazioni nel mese senza la ricezione del pagamento, occorrerà emanare una fattura immediata, entro 12 giorni dall’avvenuta operazione, e andrà indicata con codice TD01.
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